Vikings – Recensione 4×02 – Kill the Queen

In ritardissimo arriva anche la recensione della seconda puntata della quarta stagione di Survivors Vikings, chiedo venia. Partiamo dai punti importanti: Bjorn è ancora vivo, nonostante vaghi in maniera abbastanza desolata per delle terre ghiacciate. Non avrei mai pensato 4 anni fa che quel ragazzino odioso, sarebbe diventato uno dei personaggi migliori di Vikings.

Parlando dell’episodio in generale, se la première aveva una struttura e un tema ben definito, questo secondo episodio invece è un po’ da tutte le parti senza chiarire davvero niente e meno di tutti una timeline temporale. Infatti, tutta la parte inglese con Ecbert e Aethelwulf deve essere successo nel giro di mesi (prepararsi ad una guerra e dover marciare per arrivare ad un altro regno non è esattamente una cosa che si può fare in una settimana). Ecbert manda a chiamare il nuovo e più bigotto Athelstan, chiamato Padre Prudenzio, per istruire Judith nell’arte della miniatura, cosa che il povero prete trova a dir poco disdicevole e questo richiede un piccolo giochino di forza con il vescovo per poterlo convincere a collaborare. Aethelwulf invece viene mandato ad aiutare ancora una volta la Regina Kwenthrith di Mercia, per poterla salvare ne viene fuori una battaglia piuttosto lunga e violenta. Una violenza che di solito non siamo abituati a vedere dalla parte inglese, ma solo da quella vichinga. In generale possiamo dire che tutta questa storia del Wessex non ha ancora preso una chiara direzione e senza una timeline ben definita non possiamo nemmeno dire se questi eventi siano contemporanei a quello che sta succedendo in Francia e a Kattegat.

A Parigi, Rollo è alle prese con la sua “francesizzazione” che non procede benissimo… Infatti sebbene cerchi di adottare i costumi della corte per poter fare una buona impressione sulla sua recalcitrante moglie, Gisla, questa gli ride in faccia senza ritegno alla dimostrazione del risultato.

Onestamente, avrei riso anche io… è ridicolo vestito così. In questo caso è proprio un peccato che le gif non abbiano l’audio, la risata di Gisla è contagiosa in questo caso. Comunque tornando alle questioni più serie, oltre a provare nuovi – e ridicoli – stili, Rollo è impegnato anche ad aiutare il conte Odo a fortificare Parigi in modo tale da renderla inespugnabile per le tecniche di attacco dei vichinghi. Non credo ci sia bisogno di commentare tali azioni.

E arriviamo a Kattegat, Floki è scappato grazie all’aiuto di sua moglie Helga, un’azione che Ragnar perdona facilmente alla donna ma che comunque la porta ad essere esiliata dal villaggio nel pieno dell’inverno. Purtroppo a pagare lo scotto dell’egoismo dei genitori è la piccola bimba di Helga e Floki che muore per cause a noi sconosciute, ed è proprio Ragnar ad aiutare al donna a seppellire la figlia. Sinceramente io sono abbastanza curiosa di sapere quale sia la causa della morte della bambina, ma non credo che lo sapremo mai, in tutta questa situazione, sicuramente è Helga quella a soffrire di più, ma nonostante tutte le conseguenze che le gesta del marito le hanno fatto subire, la sua fedeltà e lealtà verso Floki non vacilla mai. Personalmente non credo che sarei stata capace di rimanere al suo fianco, lui sapeva che l’aiuto di Helga sarebbe costato caro alla sua famiglia, ma il suo egoismo a prevalso, esattamente come ha detto Ragnar, Floki ama solo se stesso. In questo episodio di Vikings, Ragnar sembra essere ossessionato dalla confessione di Floki, vuole che lui dichiari apertamente il vero motivo dietro l’omicidio di Athelstan, vuole che tiri fuori la sua gelosia. Purtroppo le sue intenzioni non sono capite dai più e questo è chiaro dallo scontro che avviene tra Ragnar e sua moglie Aslaug che ormai non fa altro che sfidarlo apertamente e non cela la sua insofferenza nei confronti della loro famiglia. Mi è oscuro per quale motivo Ragnar non possa ripudiare anche sta rompi*** – avete capito, no? – come aveva fatto con Lagertha – che rimane comunque una moglie 100 volte migliore. Tornando alla situazione di Floki, Ragnar per lui, ha una sorta di punizione karmica:

In un certo senso c’è ancora speranza per Floki, non sappiamo se questa punizione lo porterà a confessare la verità che vuole sentire Ragnar, oppure se lo porterà ad affrontare il giudizio del Valhalla. Ho come il vago sentore che questa non sarà la fine di Floki, ma vedremo se ho ragione. Sicuramente prima di vedergli tirare l’ultimo respiro, mi piacerebbe assistere alla sua reazione quando scoprirà della morte di sua figlia. Se la prenderà con se stesso? Con Helga che non ha saputo curarla? Con Ragnar per aver esiliato la sua famiglia, colpevole solo di amarlo troppo e volerlo aiutare? La prenderà come una punizione degli dei per i suoi crimini? Mi piacerebbe molto sapere, perché in genere Floki è un personaggio che riesce sempre a sorprendere.

Con questo vi saluto e vi do appuntamento al prossimo episodio di Vikings che andrà in onda stasera in America.